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Ricordando De Nittis, l’impressionista pugliese

Ricordando De Nittis, l’impressionista pugliese

Ricordando De Nittis, l’impressionista pugliese

BARLETTA- Il 29 marzo 1974 il Comune di Barletta, a seguito della conclusione di un contenzioso con il nipote Vincenzo di Giuseppe De Nittis, entrò in possesso delle opere dell’artista, così come era stato deciso dalla moglie Leontine nel proprio testamento sin dal 1912. 

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Il grande artista, infatti, era morto a Parigi il 21 agosto del 1884 a soli 38 anni. Il 2024, quindi, è l’anno in cui ad agosto ricorreranno 140 anni dalla morte dell’artista, mentre a fine marzo sono ricorsi i 50 anni dell’acquisizione al patrimonio comunale di 138 dipinti oltre a incisioni, grafiche, disegni per un totale di altre 54 opere donate dalla moglie Leontine nel suo testamento.Lo strepitoso successo di Giuseppe De Nittis comincia con la partecipazione all’Esposizione Universale di Parigi nel 1878. 

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Le 12 opere presentate suscitarono un notevolissimo interesse, tanto che fu premiato con la medaglia d’oro e fu insignito dal governo francese della Legione d’Onore. L’anno successivo De Nittis fu invitato al Quirinale dal re Umberto I per poi essere invitato a Barletta, dove era nato nel 1846, per il conferimento di un premio dopo il grande successo parigino. Paul Gaugin scriveva nel 1884 “ De Nittis ha raggiunto la perfezione in ciò che gli impressionisti avevano iniziato”. La sua casa a Parigi – nella quale si era trasferito sin dal 1868 - divenne, in quel periodo, il crocevia di grandi artisti; si ritrovavano il sabato, tra gli altri, Telemaco Signorini, Adriano Cecioni, Carlo Cafiero, Edouard Manet, Edgar Degas, Emile Zola, Oscar Wilde, Alexandre Dumas. Le opere dell’artista entrarono nell’oblio per molto tempo, soprattutto in Italia. La Pinacoteca De Nittis a Barletta fu inaugurata nel 2007.


La redazione

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