"La ricerca archeologica nell’area di San Pietro e nel cantiere di restauro del monastero di Santa Scolastica"
La ricerca archeologica nell’area di San Pietro e nel cantiere di restauro del monastero di Santa Scolastica (a cura di Dario Ciminale, Maria Rosaria Depalo, Francesco Longobardi, Francesca Radina edito da Mario Adda Editore)
Con questo volume possiamo fare il punto su cosa è stato fatto nell'area di San Pietro e sbirciare su cosa vi sta accadendo oggi.
Leggiamo, infatti, di una delle più importanti campagne di scavo della città di Bari. Di un sito che coinvolge il complesso monumentale di Santa Scolastica e dell’adiacente Parco Archeologico di San Pietro, di come quest’area documenti le origini e lo sviluppo della nostra città dall’Età del Bronzo fino agli anni ‘60 del Novecento. Una stratificazione complessa e articolata di quasi quattromila anni di storia resa tangibile dalla corposa e rigorosa documentazione scientifica prodotta e dai reperti rinvenuti.
I manufatti ceramici di diverse fasi archeologiche, l’archeologia della terra di Bari narrata da reperti rinvenuti anche da scavi in città, le monete e le medaglie votive, i frammenti lapidei di età medievale e post medievali, i monili ci consegnano la nostra eredità culturale. Ci raccontano di un complesso legame fra passato, presente e futuro, un legame riflesso nella specificità del nuovo spazio-museo del Complesso di Santa Scolastica.
Oggetto di un intervento che ha riguardato sia gli aspetti museografici, sia quelli strutturali che ambientali, l’evoluzione architettonica e l’allestimento delle nuove sale espositive del Museo Archeologico rimandano ad una profonda conoscenza “della storia, delle trasformazioni e degli sviluppi architettonici, delle stratigrafie verticali e orizzontali, del contesto in cui fu edificato il complesso monastico benedettino a partire dal XI sec” (pag. 11).
Il passato che comunica con il presente guardando al futuro diventa un vero e proprio sistema di linguaggio con il triplice obiettivo della ricerca, della conservazione e dell’esposizione.
Il programma espositivo delle collezioni storiche segue la ricerca scientifica, i nuovi ritrovamenti, le nuove campagne di scavo; segue i bisogni, le idee, i gusti dei possibili pubblici per comunicare nel miglior modo possibile avvalendosi delle più avanzate tecnologie, competenze e professionalità.
Attualmente il Museo, di cui è visitabile la gran parte degli ambienti, è al centro di un ulteriore progetto di valorizzazione che prevede il completamento dell’allestimento del terzo piano e la risistemazione degli spazi esterni scoperti.
Interno del museo di Santa Scolastica
Il progetto di valorizzazione in corso di esecuzione coinvolge anche l’adiacente sito archeologico di San Pietro.
Le prime campagne di scavo nell’area di San Pietro sono iniziate nel 1912 per poi avvicendarsi nel corso degli anni. La messe di informazioni pervenuta, l’articolata stratificazione, i reperti, le tecnologie impiegate hanno permesso di ricostruire le trasformazioni del luogo nel tempo: insediamento protostorico, abitato peuceta e poi romano, chiesa e sepolcreto romanico, complesso monastico quattrocentesco, liceo ottocentesco e infine ospedale, dismesso e definitivamente abbattuto nel 1969 perché vetusto e pesantemente compromesso dalle vicende belliche che hanno colpito il porto di Bari durante la seconda guerra mondiale.
Purtroppo, seppur densa di storia, è un’area non completamente nota alla città per cui il progetto di restauro e valorizzazione del sito ha l’obiettivo precipuo della tutela delle strutture rinvenute e, come naturale conseguenza, la consegna alla pubblica fruizione della piena leggibilità dei resti archeologici attraverso la realizzazione di percorsi attrezzati di visita, di impianti di illuminazione, di un infopoint con servizi e accoglienza dei turisti.
area archeologica di S Pietro - veduta aerea
Il nuovo volto dell'area archeologica di San Pietro sarà ridisegnato dall’inconfondibile cifra stilistica dell’artista contemporaneo Edoardo Tresoldi, autore dell’installazione al Parco Archeologico di Siponto (FG).
L’installazione espliciterà la fisicità delle diverse fasi costruttive che si sono susseguite in quest’area dal XII secolo così come messe in luce dalle ricerche effettuate, con l’obiettivo di restituire la memoria storica del complesso archeologico ponendo “al centro del racconto il significato e l'esperienza della stratificazione e della contaminazione. L’opera non racconterà il passato, ma lo ascolterà creando una nuova stratificazione.” (Edoardo Tresoldi, intervista del 16 ottobre 2021)
Un’opera moderna, visibile dal mare e dalla terraferma, dall’alta caratura viva ed emozionale, descrittiva ed evocativa, basata sulle importanti informazioni scientifiche restituite dagli scavi condotti in quest’area a partire dai primi del ’900. Essa caratterizzerà lo skyline di Bari per sempre.
In questo percorso si è voluto fortemente rendere partecipe la città alla costruzione e alla narrazione dell’opera in un dialogo e confronto continuo con l’artista e le istituzioni. La conferenza stampa indetta il 16 ottobre 2021 per ufficializzare la consegna dello spazio di proprietà della Città metropolitana di Bari, al Segretariato regionale per la Puglia del Ministero della Cultura è stata seguita da una visita guidata aperta a tutti i cittadini. A questo primo evento ne è seguito un altro a febbraio 2024 al Teatro Piccinni per un primo racconto dell’opera ancora in fase di ideazione.
Intorno alla metà del 2024 l’artista presenterà poi alla comunità barese il modello dell’opera alla quale seguirà la realizzazione progettata sulla base dell’insieme delle risultanze delle indagini archeologiche condotte nel sito.
Attraverso la condivisione dei saperi e delle competenze e delle professionalità, tutti noi diveniamo parte attiva dell’esercizio delle funzioni di tutela essendo più consapevoli e partecipi.
Idealmente il sito di San Pietro a Bari si lega al Parco Archeologico di Siponto “Dove l’arte ricostruisce il tempo” creando un percorso in Puglia dove la commistione e la comunicazione continua tra territorio, paesaggio, arte contemporanea e storia diventa un elemento fondante per la valorizzazione del patrimonio storico e archeologico.
Ops! … Spoiler della prossima giuggiola. Seguiteci!