Xylella, stop all’abbattimento degli ulivi pugliesi. Occorrono politiche giuste per la salvaguardia
Il paesaggio pugliese ha subìto un notevole sfregio a causa non solo della diffusione del batterio da Xylella fastidiosa, ma anche delle azioni drastiche adottate per contrastarla. Da qualche tempo, in Salento, è stata però certificata la ripresa degli ulivi, come già raccontato su questo sito. Una recente richiesta di archiviazione della Procura della Repubblica di Bari, nell'ambito di uno dei procedimenti in corso legati alla batteriosi, evidenzia che le indagini che hanno portato all'abbattimento degli alberi sono state effettuate in modo non corretto, come, tra l'altro, già evidenziato in altri procedimenti dalla Procura della Repubblica di Lecce.
Considerati gli abbattimenti già effettuati, anche di ulivi monumentali, è oggi assolutamente necessaria una riflessione che parta proprio dalla ormai significativa generale ripresa degli ulivi salentini mai abbattuti. Con onestà intellettuale, e prescindendo da decisioni frettolose e aprioristiche, è fondamentale costruire, su questa ripresa scientificamente attestata, le necessarie politiche per attuare tutte le azioni che preservino gli ulivi dall'abbattimento. È imprescindibile oggi ripristinare il quadro normativo ordinario previgente e sostenere la salvaguardia di un patrimonio non repricabile e di inestimabile valore per questo territorio, ma non solo.
Lo sviluppo della Puglia, infatti, non può e non deve essere costruito sulla distruzione del suo paesaggio, ma sulla sua valorizzazione ed evoluzione; infatti, il suo valore costituzionale, deve costituire, invece, la pietra angolare sulla quale costruire saldamente lungimiranti strategie di larghi orizzonti a completo vantaggio della crescita del territorio e, conseguentemente, dei suoi abitanti.
( L’immagine che accompagna l’articolo è presa dal web)